La gerbera è una pianta originaria dell’Africa e dell’Asia orientale appartenente alla famiglia delle compositae di cui esistono 70 specie tra perenni, erbacee, semirustiche, adatte alla produzione di fiori da recidere, coltivate nelle regioni a clima più mite.

La più comune delle specie di gerbera è la jamesonii, originaria del Transval, in sud Africa, che raggiunge i 50 – 60 cm di altezza ed un diametro di 60 cm, ha delle foglie lobate, color verde-glauco di sopra e bianco lanuginoso di sotto lunghe circa 20 – 40 cm, dai fiori color arancio-scarlatto larghi fino 10-12 cm, numerosi ed isolati, che fioriscono tra maggio e settembre e crescono a cespugli, come fiori semplici o doppi.

gerbera

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l limone di Amalfi è un agrume tipico della Costiera Amalfitana, utilizzato sin dall’antichità come rimedio in campo medico, oggi conosciuto come Sfusato Amalfitano.

E’ esportato anche nei mercati esteri, quali Stati Uniti, Russia, Francia.

Gli addetti alla coltivazione del limone di Amalfi erano responsabili anche della sua coltivazione, commercializzazione e produzione, costruzione dei terrazzamenti.

Il frutto ha una forma ellittica allungata, con la buccia liscia ed il colore è giallo citrino, il peso è dai 100 grammi in su, l’aroma ed il profumo sono intensi, il succo è abbondante ed acido, color giallo paglierino e ci sono pochi semi.

Il limone di Amalfi ancora oggi viene coltivato secondo le tecniche agrarie tradizionali, nei terrazzamenti tipici detti “macerine”, sotto impalcature di pali di castagno dall’altezza variabile protetti dal freddo per non far danneggiare con il gelo nemmeno le piante, poste ad una certa distanza in modo da contenere, in un ettaro coltivato, almeno 800 piante, che producono circa 35 tonnellate di frutti.

La coltivazione del limone avviene in uno scenario unico, quello della “macchia mediterranea”, in cui sono compresenti insediamenti, terrazzamenti, giardini con muri a secco costituiti da pietre calcaree, e la situazione climatica è mite ed è inoltre possibile il lavoro assiduo da parte dell’uomo, che ha reso questo territorio Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco nel 1997.

La protezione e conservazione ideale del limone d’Amalfi è garantita dal Consorzio di Tutela Limone I.G.P. Costa d’Amalfi costituitosi nel 2002, che ha fornito al frutto il marchio di Indicazione Geografica Protetta che assicura l’origine e la qualità del prodotto riconosciuto dal mercato sia dal punto di vista storico che tradizionale.

Nella buccia del limone di Amalfi è presente il tipico aroma del frutto e si trovano i composti ossigenati; nel prodotto della terra sono contenuti acido ascorbico e ghiandole oleifere, oltre a numerosi oli essenziali.

Il frutto può essere mantenuto al naturale e può permettere la creazione di svariate ricette, aromatizzando piatti che vanno dai secondi alle verdure, insieme a frutta esotica, ai dolci.

Per contrastare l’anemia la vitamina C contenuta nel limone è un ottimo alleato, dal momento che essa favorisce l’assorbimento del ferro.

Sono così tanti i giardini pubblici in Italia che è davvero difficile dire quali siano i più belli.
Per l’edizione 2016 ne sono stati decretati una decina a rappresentare i giardini più belli d’Italia.

All’interno di essi si trovano distese verdi, sculture vegetali, labirinti di siepi, ville splendide, conferendo loro l’aspetto di tesori botanici, architettonici, naturalistici, culturali.

Tra i finalisti della quattordicesima edizione dei giardini più belli d’Italia si trova senz’altro Villa della Regina, a Torino, villa seicentesca sulle colline della città, costruita su ordine di Maurizio di Savoia, considerata Patrimonio dell’Umanità per l’Unesco.

giardini italia piu belli 2016

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L’Ibisco appartiene alla Malvaceae, è presente in 300 varietà diverse, tra arbusti, alberi piccoli e piante erbacee, è originario dell’Asia minore, ma cresce anche in Europa, in nord America e nelle zone tropicali dove arriva all’altezza di due metri.

Esemplari spettacolari di ibisco si trovano in centro America, derivanti da incroci tra specie provenienti dalla Cina ed altre dalle Hawaii, caratterizzati da dimensioni e colori particolari; sia in Australia che nuova Zelanda che nord America ci sono delle specie splendide, tipo l’Hibiscus militaris, dai fiori campanulati, rosa crema, e l’Hibiscus moscheutos, dai fiori rossi, rosa, bianchi, gialli, arancioni.

ibisco

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Il geranio è una pianta ornamentale dalle importanti proprietà terapeutiche; in particolare esso è un antinfiammatorio, lenitivo, antisettico delle mucose, antistress. Ciò è legato alla presenza di numerosi princìpi attivi come il geraniolo, il citronellolo, il linalolo, il terpineolo, che hanno appunto quelle caratteristiche già citate.

geranio

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Il girasole è uno splendido fiore dal valore altamente simbolico, radicato nelle tradizioni culturali e religiose i cui aspetti sono costanti nelle leggende e nei miti.
La caratteristica fondamentale che contraddistingue il girasole è l’eliotropismo, ossia il movimento del fiore in base agli spostamenti del sole.

girasole

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Fanno parte delle Drupacee le piante che producono frutti detti “drupe”, ossia il pesco, il susino, l’albicocco, il ciliegio dolce ed acido, il mandorlo; sono state inserite nuove selezioni successivamente come le pesche nettarine nane, le ciliegie precoci, le susine di tipo cino-giapponese. Il successo della coltivazione delle Drupacee dipende dall’ambientazione, dalla gestione della concimazione, dalla difesa delle piante, dal controllo costante del loro stato, al fine di contenere la diffusione di eventuali patologie e di favorire il corretto sviluppo della specie.

malattie drupacee

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Tra i peperoncini più piccanti al mondo ve ne sono diversi, identificati dalla Scala di Scoville, creata dal chimico americano omonimo, che va da 0 a 16 milioni di gradi, corrispondenti alla capsaicina pure, l’essenza del piccante.

peperoncini piu piccanti al mondo

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Per un’irrigazione corretta ed una progettazione di un impianto d’irrigazione fatta bene, occorre seguire alcune regole. In primis si deve realizzare un impianto di irrigazione valido e funzionale, misurare le aree da irrigare, verificarne la portata effettiva disponibile e la pressione, tenendo conto anche della diversa esposizione al sole durante il giorno per dividere le aree dell’impianto.

come realizzare impianto di irrigazione

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Se ci si dovesse trovare nella necessità di sapere come trapiantare un ulivo, è bene anzitutto pensare al fatto che più va avanti negli anni più sarà necessario faticare per trapiantarlo.

Il momento migliore per effettuare il trapianto di un ulivo è la primavera, ad aprile, conviene affidarsi ad un escavatorista che agisce intorno alle radici, larghe più o meno quanto la chioma della pianta, fargli scalzare l’ulivo, quindi farglielo sollevare per racchiudere il pane di terra in un tessuto, trapiantarlo in una buca più grande rispetto allo scavo, smuovendo prima la terra sottostante e compiendo delle opere di drenaggio, dato che l’ulivo non cerca l’acqua stagnante, cosa per cui si trovava una soluzione in passato ponendo mezzo metro di pietre grandi abbastanza al di sotto della terra e delle radici.

come trapiantare un ulivo

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