Scegliere i vasi adatti per il proprio giardino non è una passeggiata; bisogna infatti tenere conto di diversi elementi, che fanno optare per un materiale piuttosto che per un altro.
Tra questi va senz’altro nominata la profondità, che deve poter contenere lo sviluppo radicale della specie senza dover cambiare contenitore troppo frequentemente; i vasi come altezza possono andare da pochi centimetri fino ad un metro e possono essere raggruppati a seconda della tipologia di pianta, con una profondità tra 15 e 30 cm per le erbacee e gli arbusti alti fino a 60 cm, una profondità fino a 60 cm per gli arbusti di media dimensione fino a 130 cm, una profondità fino ad u metro per gli arbusti grandi ed i piccoli alberi alti fino a due metri.

I vasi devono avere uno o più fori di drenaggio, utili a garantire lo sgrondo dell’acqua ed evitare il suo accumulo negli strati più profondi con condizioni di asfissia radicali gravi; il sottovaso può servire, ma nella maggior parte delle piante esso dev’essere svuotato rapidamente dall’acqua di sgrondo, cosa che invece non dev’essere fatta per felci, maranta, agalonema, azalea, ortensia.

Altri elementi per scegliere i vasi adatti sono la porosità, indispensabile per garantire adeguati scambi gassosi tra substrato ed atmosfera esterna e perdita di acqua in eccesso presente nel terriccio tramite evaporazione dalle pareti; l’isolamento termico, utile per evitare che il substrato si scaldi o si raffreddi eccessivamente, come le radici; il peso, importate nel caso di allestimenti in terrazzi o balconi su solette destinate a reggere certi carichi e non oltre, ma anche per agevolare l’eventuale spostamento dei contenitori; la durata, per evitare eventuali rotture accidentali, gelo, temperature estive eccessive, e garantire maggiore resistenza nel tempo.
Per scegliere i vasi adatti è bene passare in rassegna le principali caratteristiche dei materiali con cui i contenitori sono fatti.

I vasi in terracotta sono ricavati dall’argilla, ricchi di ossido di ferro, lavorati e sagomati differentemente, pregiati e costosi perché modellati a mano e decorati; questo materiale favorisce gli scambi gassosi tra radici ed esterno, evaporazione dell’acqua in eccesso, tuttavia è pesante, si può rompere, è poco resistente al gelo, è difficile da spostare, si possono formare muffe o alghe, il prezzo è superiore ai contenitori di plastica.

La pietra è di alta qualità, costosa e pesante però, ha una porosità che dipende dal materiale di partenza e dallo spessore delle pareti, ma è meno costosa del cotto, il contenitore si può lucidare o lasciarlo al naturale.

Il cemento è molto economico, si usa solo negli arredi pubblici dei giardini, ha scarso pregio ornamentale, pesa molto, si aggiunge di solito ad altri materiali tipo argilla espansa o graniglia di marmo, i contenitori sono duraturi e resistenti agli sbalzi termici.

La ceramica è smaltata, lucida oppure opaca, è utilizzata per l’arredo verde da interni, è scarsamente resistente al gelo, non è porosa, non ha il foro di drenaggio, è decorativa, facile da pulire, è più indicata come portavaso che come vaso.

Il metallo è usato generalmente come portavaso, non è poroso, è resistente, non economico.
La plastica è molto diffusa tra i contenitori utilizzati, è composta da materie sintetiche lavorate e sagomate in dimensioni e forme varie, è robusta, duratura, leggera, economica, colorata; tuttavia è scarsamente porosa, ci sono più fori di drenaggio perché non ha capacità di evaporazione ed è notevole il rischio di ristagno idrico, è scarsamente resistente al caldo ed al gelo; una miscela di resina di polietilene è da preferire perché non tossica, riciclabile, resistente al gelo ed al caldo eccessivo, è simile esteticamente al cotto.

Il legno è poco durevole, si deteriora facilmente, spesso umido, richiede più manutenzione per la verniciatura protettiva dall’umidità, è usato spesso per realizzare contenitori per piante, come le botti.
I materiali biodegradabili si degradano completamente e non inquinano l’ambiente, hanno dimensione medio-piccola, si creano con torna compressa, sono porosi, forniscono un supporto nutritivo grazie agli elementi di base.

Materiali naturali come la fibra di cocco, l’amido, la cellulosa sono usati per confezionare vasetti di medio-piccola dimensione; la lolla di riso amalgamata con una certa resina naturale permette di realizzare vasetti ecologici.

La forma del vaso, infine, non è essenziale, tuttavia certe specie prediligono la sezione tonda, altre quella rettangolare.