La surfinia è una pianta erbacea molto ramificata, in cui ogni parte è ricoperta da una peluria fitta, le cui foglie percorrono tutto il fusto, i fiori invece hanno la forma di un imbuto e sono molto colorati, semplici oppure doppi, venati, striati, da margine diverso ed ondulato.

Questa pianta è stata più volte ibridata nel corso dei secoli, pertanto è presente in tutte le dimensioni con fiori grandi e radi o piccoli e numerosi, compatti o ricadenti.

surfinia

La surfinia è una varietà di petunia commercializzata a partire dagli anni ’80, creata in Giappone da un incrocio tra specie rampicanti a fiore piccolo e petunie, che può crescere fino a due metri d’altezza, sopporta meglio la mezz’ombra e fiorisce abbondantemente anche in assenza di condizioni ottimali, ha delle infiorescenze resistenti alle piogge, è accomunabile alle caratteristiche della petunia, pertanto il suo periodo di fioritura è molto lungo e comincia già a partire da marzo e può arrivare fino a novembre.

Esistono circa 26 specie di surfinia originarie dell’America Latina e soprattutto delle foreste pluviali del Brasile, mentre in Europa è presente con due varietà, la P. phoenicea e la P. nyctaginiflora.

Il nome della pianta deriva dal brasiliano e significa “tabacco”, dal momento che sia la petunia che la nicotiana fanno parte della famiglia delle solanacee con foglie molto simili.

E’ una pianta poco rustica, pertanto nelle latitudini europee è considerata annuale; solitamente non tollera le temperature inferiori allo zero e quindi va ritirata per tempo; si deve coltivare come una pianta da vaso, ma può essere collocata in piena terra, situazione per cui è preferibile optare per piante con sviluppo contenuto o strisciante in grado di valorizzare le aiuole.

Per mettere a dimora la surfinia si deve scavare una buca di una larghezza doppia rispetto al vaso di origine e mettere sul fondo de concime a lenta cessione; prelevato il pane di terra si deve controllare se alla base ci sia un reticolo molto spesso di radici, lo si deve aprire o fare un’incisione a croce con un taglierino; si deve in seguito all’immissione della pianta nella buca ricoprire con la terra e compattare bene; per coltivare nelle cassette ci si deve orientare per un terriccio leggero ed un po’ acido.